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Don Chisciotte, ballerini e ragazzi speciali

Ottobre 8, 2014
don-chisciotte k-lab

Un paio di sere fa ho assistito a “Don Chisciotte“, lo spettacolo teatrale creato da K-Lab e Aterballetto.

Il primo è un “laboratorio diversamente abile” nato per sviluppare le capacità di ragazzi diversamente abili, mentre il secondo è la principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e comprende ballerini provenienti da tutto il mondo

Danza, disabilità e creatività hanno dato luogo ad uno spettacolo davvero toccante.

Mai come questa volta ho riflettuto sull’importanza delle parole.

Un consiglio: non perdete questo spettacolo.

Questo vuole essere un piccolo omaggio a loro e alla grandezza dei loro sogni.

don-chisciotte k-lab

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=qAmEE1lhie4]

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Il tesoro del Gargano e della Puglia

Ottobre 6, 2014
#ilgarganovive

L’alluvione del mese scorso ha colpito in maniera terribile il Gargano, distruggendo e uccidendo.

Una vera tragedia.

Terra di una bellezza assoluta, così come tutto il resto della Puglia, una volta visitato il Gargano non ci si può non innamorarsene follemente.

Gargano e Puglia hanno però oltre a monumenti storici, bellezze naturalistiche e una gastronomia da sogno qualcosa di ancora più prezioso.

Si chiamano Roberta ed Ezio, sono baresi doc e travel blogger (Infoturismiamoci e Spezio i loro siti web), che presi singolarmente sono di una simpatia travolgente, ma insieme arrivano ad essere una vera forza della natura!

Per contrastare una catastrofe come l’alluvione non c’era altra soluzione che chiamare loro per raccontare come stanno veramente le cose e per far vedere come lo spirito pugliese possa vincere anche le situazioni più drammatiche.

Questa vuole essere una piccola dedica a loro, pugliesi dal cuore grande così!

Vi voglio bene ragazzi, continuate così!!!

#ilgarganovive

#ilgarganovive

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La fine (o un nuovo inizio?) 26/26

Settembre 12, 2014
padre e figlio in argentina #golixinviaggio

Eccoci arrivati all’ultima pagina.

Il viaggio è stato lungo, 26 giorni, più di 3000 km percorsi per visitare il territorio argentino che va da Buenos Aires a Mendoza, a due passi dal Cile, passando per Cordoba, la Pampa Grande e su, verso il confine con la Bolivia, nel territorio di Salta e dei suoi altopiani andini. Abbiamo superato i 4000m di altitudine, ci hanno attraversato la strada tutti gli animali possibili (tra cui cavalli, asini, muli, capre, pecore, volpi del deserto, lama), abbiamo bevuto cerveza, cervezas artigianale, vino tinto e vino blanco (Malbec e Torrontes toda la vida), fernet y coca e litri di mate. Abbiamo mangiato carni spaventosamente squisite che mai più nella vita.

Ci siamo persi lungo il letto di un fiume in secca, abbiamo attraversato fiumi non in secca, abbiamo rotto il motore dell’auto tra le montagne e ce l’hanno “aggiustato” con una camera d’aria tagliata e del fil di ferro, abbiamo attraversato paesi fantasma o che così sembravano, abbiamo visto Frida Kalho, visitato la casa d’infanzia del Che, incontrato Mafalda e Mordillo, conosciuto le madri dei desaparecidos.

Abbiamo partecipato alla “cagnara” di un gruppo di tifosi del Boca a Cordoba che tifavano la loro squadra del cuore con tamburi e quant’altro dentro ad un pub davanti ad un maxi schermo. Abbiamo visitato delle cantine da mille e una notte.

Abbiamo ascoltato il tango in location da sogno e applaudito musicisti popolari (nel senso di gente comune) in ristoranti popolari.

Abbiamo attraversato deserti, canyon modellati dai secoli e dal vento, dune di sabbia, laghi di sale, montagne vulcaniche e territori lunari.

Abbiamo conosciuto persone splendide (innumerevoli) e degli emeriti stronzi (giusto un paio).

Ci siamo sorpresi, arrabbiati, commossi.

Abbiamo litigato e riso fino alle lacrime.

Abbiamo fatto l’amore e festeggiato tre anni di matrimonio.

Ecco solo una parte di quello che ha fatto la mia famiglia in 26 giorni di viaggio. Troppe facce, troppi paesaggi, troppe emozioni per raccontarli o descriverli tutti. Io ci ho provato con una manciata di parole e 26 fumetti su diario di viaggio fatto da un quaderno a righe della Moleskine.

Oggi l’ultima pagina chiude questa, per noi, grande avventura. Una grande avventura che ha avuto un gusto diverso perché vissuta per la prima volta da padre. Il piccolo Sebi/Manina ha compiuto 13 mesi in Argentina. Averlo accanto durante questo viaggio a volte è stato faticoso e in alcune occasioni e ci ha procurato qualche (piccola) preoccupazione, ma che alla fine ci ha regalato una gioia infinita.

Lui non si ricorderà nulla di ciò che è avvenuto dal 16 Agosto all’11 Settembre del 2014.

O forse no?

Noi nel dubbio continueremo a viaggiare.

In tre.

Ciao Manina, questo è per te.

padre e figlio in argentina #golixinviaggio

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El Mate 25/26

Settembre 10, 2014
el mate argentina

Ormai siamo giunti alla fine.

Sarà il mio ultimo disegno fatto su suolo argentino, perché il 26esimo molto probabilmente lo farò in volo, visto che stasera il nostro aereo per Madrid è in programmato per le 21:40.

Bene, allora oggi voglio omaggiare ciò che accompagna gli argentini praticamente 24h su 24, qualsiasi sia il ceto sociale della persona o la sua età (ad esclusione dei bambini).

Sto parlando del Mate. La bevanda in ASSOLUTO preferita qui in Argentina.

Non è altro che una sorta di infuso di un erba, chiamata appunto Hierba Mate, che si beve con acqua calda in un contenitore sferico, di zucca, legno o altri materiali, attraverso una cannuccia metallica chiamata bombilla che termina con un filtro.

In verità la preparazione non è così semplice, è quasi un’arte, tra come togliere la polvere dell’erba, infilare la cannuccia e versare l’acqua. Insomma occorre pratica. Vedremo se riusciremo a replicare in Italia visto che io e mia moglie Elisa abbiamo acquistato tutto il necessaire.

Hasta luego Mate, ci rivediamo in Italia!

#golixinviaggio 25/26

el mate argentina

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Gauchito Gil 24/26

Settembre 9, 2014
Gauchito Gil Argentina

Domani sera decolleremo da Buenos Aires con destinazione Italia.

E’ ora di tornare a casa.

Ma è anche ora di iniziare a ringraziare. E il primo nome che mi viene in mente è Gauchito Gil.

Santo popolare, non riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa, è adorato in tutta l’Argentina. La sua leggenda parla di amore per una donna ricca, fuga da amanti gelosi, arruolamento nell’esercito, diserzione, pena di morte e miracoli. Insomma ce n’è per tutti i gusti, un vero e proprio romanzo d’avventura! Fatto sta che divenuto il protettore dei viandanti, e i suoi santuari drappeggiati di rosso spuntano sui cigli delle strade di tutto il paese.

Il primo ringraziamento va a te Gauchito, che ci hai permesso di ammirare la tua bellissima Argentina.

Muchas gracias Gauchito!

#golixinviaggio 24/26

Gauchito Gil Argentina