26 giorni. 26 disegni a fumetti.
Ogni giorno pubblicherò su questo blog, sulla pagina facebook di Golix e su Miprendoemiportovia, il blog di viaggi di famiglia, una vignetta a fumetti che sintetizzerà la giornata trascorsa, oppure semplicemente un attimo degno di essere immortalato con carta e matita.
La meta l’avete già letta nel titolo: Argentina!
Una meta mitica, resa ancor più speciale perché condivisa con mia moglie e con Manina, il nostro piccolo di un anno.
Si parte dopodomani, 16 Agosto. Ogni mio disegno sarà marchiato dall’hashtag #GolixinViaggio.
L’inizio del viaggio non poteva non essere che da Buenos Aires, la città che, insieme a New Orleans, da anni alimenta di più la mia fantasia. Se penso a Buenos Aires il primo nome che mi viene in mente è quello di Héctor Oesterheld, l’autore de L’Eternauta.
Dopo le rivoluzioni dovute alla scoperta della produzione di Andrea Pazienza e del far west di Ken Parker è arrivato lui, il fumetto che probabilmente mi ha angosciato più di qualsiasi romanzo o film. La paura che muta in terrore. Una fantascienza che più che guardare alle stelle guarda all’interno dell’animo umano. Il fumetto come metafora per raccontare gli anni drammatici della dittatura militare in Argentina e la triste vicenda dei desaparecidos. A Héctor toccò la stessa sorte di altre migliaia di argentini, “scomparire” e non tornare più. La stessa fine è toccata alle sue tre figlie, due delle quali incinte. Una storia che mette i brividi.
Nella prima settimana del viaggio assisteremo al festival del tango, proprio in svolgimento in quei giorni nella capitale argentina. E poi via. Voleremo su Cordoba, prenderemo un’auto a noleggio e attraverseremo la Sierra per giungere a Mendoza a degustare vini alle pendici delle maestose Ande. Porteremo la nostra quattroruote sulla ruta 40 e costeggiando il crinale andino per 1200 km, tra paesini sperduti e paesaggi mozzafiato arriveremo a Salta, a pochi chilometri dal confine boliviano.
L’Argentina segna un punto di non ritorno nella mia vita. Se avete i letto i post precedenti già lo avete capito da soli. Sono stati mesi intensi e decisioni importanti sono state prese. Elisa, mia moglie, dice che bisogna sempre celebrare i momenti importanti della vita con una cerimonia. E se non lo è questo un momento importante della mia vita, nel quale a 35 anni ho lasciato un lavoro sicuro e a tempo indeterminato, con moglie e figlio di un anno, per inseguire i miei sogni.
Il viaggio in Argentina sarà la mia cerimonia.
Vamos!