Partiamo da Mendoza con destinazione la vicina Maipù, famosa per le sue aziende vinicole.
Noleggiamo un paio di bici per gustarci meglio la gita in campagna, quando in un prato, mal mimetizzato tra un gruppetto di pecore vediamo lui, il simbolo delle Ande, il lama.
Sebi, aka Manina, ha iniziato a chiamarlo con il suo richiamo che è valido dal gatto all’ippopotamo, il mitico “Deh – deh – deeeh!”.
#golixinviaggio 12/26
Era una parte del viaggio che attendevo con ansia.
Il viaggio on the road.
Attraversata la Sierra Centrale a pochi chilometri da Cordoba siamo giunti al piccolo paese di Nono. Terminata la colazione, osservando le montagne spazzate dall’aria gelata che soffiava all’esterno, siamo saliti sulla nostra fida Chevrolet pronti per la grande traversata.
Quelle esperienze mitiche che rimarranno indelebili e che puoi definire solo “come nei film”.
Nessun centro abitato.
Niente di niente.
Anche questa è Argentina.
La protagonista del fumetto di oggi è la Strada.
#golixinviaggio
E’ capitato a tutti i viaggiatori. Che cosa? Di trovarsi di fronte alla Scelta. Quella della serie vado avanti o torno indietro? Sarà sicuro? Farò in tempo a tornare sui miei passi o sarà troppo tardi?
Oggi vi nel mio diario di viaggio a fumetti vi parlo di questo.
Voi al nostro posto cosa avreste fatto?
#golixinviaggio 10/26
Ho parlato di tango, parrillada, Mafalda, Evita e desaparecidos.
Ma se c’è qualcosa che più di tutto identifico con la parola Argentina quello è il Calcio. Anzi il tifo.
Il club per eccellenza è il Boca Juniors il cui stadio è la celebre Bombonera. Purtroppo durante la nostra permanenza a Buenos Aires non erano previste partite in casa del Boca, ma ieri sera qui a Cordoba è successo qualcosa di veramente indescrivibile. Ho cercato di farlo attraverso un disegno, ma era davvero “indisegnabile” tanto era emozionante. Anche per l’Eli che per il calcio prova l’indifferenza più assoluta (quindi anche voi donne che schifate il calcio dovete leggere e guardare questo post).
Il calcio può essere una lezione. L’allegria non si ferma neppure quando la tua squadra perde. E così dovrebbe essere la vita di tutti i giorni, quando non è la squadra ma siamo noi che possiamo perdere qualche partita.
Todos somos Boca!
#golixinviaggio
Può capitare che nonostante l’accurata preparazione del viaggio, si scelgano tappe che si rivelino non proprio imperdibili lungo il tragitto on the road. La cosa si aggrava quando la tappa è quella della partenza, e quindi si è deciso di prendere un volo proprio per quella località. Si aggrava ancor di più quando si decide di pernottare per ben due notti in quella località, delle serie “sai arriviamo a ora di pranzo, metti che non riusciamo a vedere tutto quello che ha da offrire la città”. La tappa in questione è quella di Cordoba.
Con il passare delle ore e con il calare del sole la città ha mutato pelle e ha messo in mostra ciò che di buono ha.
Ma torniamo al nostro arrivo.
Per fortuna siamo viaggiatori navigati e sappiamo reagire bene alle prime impressioni.
O quasi.
Buenos Aires, è giunta l’ora di salutarci.
Ho voluto farlo omaggiando due delle tue donne speciali.
Mafalda ed Evita Peron.
Ciao Buenos Aires, ci rivediamo il 9 settembre.
#golixinviaggio
La storia che vi racconto oggi nel mio diario è nera come l’inchiostro che uso, anzi così nera che nemmeno l’inchiostro può competere.
Praticamente tutti conoscono la storia dei desaparecidos argentini sotto la dittatura militare degli anni 70/80.
Ma trovarsi lì, in Plaza de Mayo, davanti al corteo delle Madres de Plaza de Mayo, l’associazione delle madri dei desaparecidos, che marcia ogni giovedì pomeriggio da quasi quarant’anni attorno al monumento di fronte alla casa rosada, il palazzo presidenziale, per chiedere la verità riguardo alla sparizione dei propri cari, è tutta un’altra cosa.
E’ grande emozione.
E’ grande dolore.
#golixinviaggio
Nel nostro immaginario il tango è una musica legata al passato. Questo è indubbiamente vero, ma questo legame non la condanna a vivere in eterno in un’epoca che non esiste più. Il tango è vivo, come una persona, e per questo subisce influenze ogni giorno, senza però perdere la propria sensuale identità.
Ieri siamo stati nella sede del Festival del Tango di Buenos Aires, l’Usina del arte, nel cuore del quartiere Boca.
Accanto ad esibizioni di ballo in pure stile anni ’40, abbiamo assistito ad un’esibizione live di un gruppo della zona sud di Buenos Aires, chiamati Pampa Trash, dal tango “imbastardito” da mille influenze.
Ecco le parole del suo front man che mi hanno fatto vedere il tango sotto una luce diversa, e mi hanno fatto pensare ad una cosa.
Come sarà il tango del futuro?
#golixinviaggio 5/26
L’abito non fa il monaco.
Questo succede anche in cucina.
Io ed Elisa ne abbiamo assaggiate di tutti i colori (e gusti). Ma stavolta abbiamo dovuto alzare bandiera bianca. Elisa quasi subito. Io ho stoicamente resistito fino a quasi metà della portata ma alla fine sono caduto sul campo di battaglia.
Sto parlando del piatto nazionale argentino: la Parrillada.
Oggi la protagonista del mio diario di viaggio a fumetti è lei.
Continua l’avventura in Argentina.
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Miscele esplosive possono crearsi in una persona. Prendete un argentino alla guida di un taxi a Buenos Aires. Fate che quell’uomo sia un fervente credente cattolico che ascolti la “radio maria argentina” e che alla nostra richiesta “Mi scusi ma in tasca abbiamo solo 60 pesos, quindi se non bastano per giungere a destinazione si fermi pure prima” guardi il nostro piccolo Manina, si faccia il segno della croce e dica di non preoccuparci che ci avrebbe portato fino all’hotel comunque. E alla fine fate che nel suo DNA ci sia del sangre siciliano.
L’agente scatenante può trattarsi di una banalissima mancata precedenza di un altro guidatore, e il gioco è fatto.
Ecco a voi la nuova avventura del mio diario di viaggio argentino.
Sangre Siciliano.
