La vita è strana.
Tanta felicità e tanto dolore.
A volte separati da pochi metri o da pochi secondi.
Domani parteciperò al matrimonio di uno dei miei amici più cari.
Tra due mesi diventerò papà, la gioia più grande che io possa mai ricevere.
Ma tutta questa felicità non mi rende cieco e sordo.
Come futuro padre penso alla famiglia di Stefano Cucchi, al loro dolore.
Penso a quel dito medio innalzato dopo l’assoluzione dei poliziotti.
Penso a questo stato con la “s” minuscola comandato da gente minuscola.
Penso a Patrizia, madre di Federico Aldrovandi, e al suo ennesimo lutto.
Penso a Paolo, mioamicocomeunfratello moderno Don Chisciotte, e alla sua lotta senza fine.
Penso.